mercoledì 16 settembre 2015

TRADUTTORI: ALESSIA NEPI

Abbiamo il piacere di condividere con Voi, l'intervista che la traduttrice Alessia Nepi ha rilasciato alla nostra Shanmei.

Benvenuta Alessia, parlaci di te, raccontaci il tuo percorso di studi.
Innanzitutto grazie mille della bella opportunità. Comincio col dire che ho sempre voluto muovermi nel campo delle lingue straniere. Già al liceo ho scelto con sicurezza il Linguistico, per poi proseguire con la facoltà di Interpreti e Traduttori, conseguendo la laurea in Scienze della Mediazione Linguistica (inglese e tedesco) con 110/110 e lode.

Come è nato il tuo amore per la traduzione?
È qualcosa di fortemente connesso con il mio amore per la lettura. Leggo sempre e ovunque…persino davanti alla colazione e in palestra sul tapis roulant (e per questo tutti mi prendono un po’ in giro…!) Dall’amare le parole degli altri a desiderare che gli altri leggessero le mie il passo è stato breve.

Come è iniziato il tuo lavoro di traduttrice? Quale è stato il primo testo che hai tradotto?
I primi testi che ho tradotto sono stati testi tecnico scientifici per vari clienti privati. Il primo testo letterario è stato una storia romantica. Ma devo dire che il libro che ha veramente segnato la svolta è stato Sotto Sequestro di Sean Black.

Hai fatto traduzioni per Case Editrici, Agenzie di marketing o pubblicità?
Tramite il mio centro linguistico mi capita spesso di tradurre per agenzie pubblicitarie, mentre il mondo dell’Editoria classica in Italia è troppo chiuso per potervi accedere agevolmente.

Sappiamo che traduci autori stranieri che poi si auto-pubblicano in italiano. Come è nata questa idea? Quali opere hai tradotto fino ad oggi? E perché le hai scelte?
All’inizio l’ho considerato solo un modo per entrare finalmente nel mondo della traduzione editoriale, mentre piano piano mi sono resa conto dei vantaggi reciproci che porta questa modalità ad autori e traduttori. Si ha la possibilità di stringere un rapporto personale, si decidono da soli i propri tempi e non ci si sente sfruttati. Ti senti parte di un progetto, di un team, e anche se i guadagni sono relativi, il proprio lavoro non viene mai sminuito o svalutato. Finora ho tradotto tre libri rosa e due thriller. Attualmente sto lavorando ad un terzo thriller. I primi due libri rosa li ho scelti con l’inesperienza di un neofita, mi hanno aiutata a capire il meccanismo e i tempi. Gli altri sono frutto di una scelta più accurata, e infatti ho avuto la fortuna di tradurre libri che come lettrice avrei apprezzato. In genere prediligo le serie, perché mi piace l’idea di dare continuità alla storia dei personaggi.

Hai riscontrato difficoltà nel far accettare agli autori questo nuovo modo di pubblicarsi in paesi stranieri o ne avevano già sentito parlare?
Ho avuto la fortuna di conoscere e relazionarmi con autori già aperti a questo genere di editoria, quindi no.

Se questo tipo di pubblicazione diventasse sempre più diffuso, pensi che gli Editori non avrebbero più ragione di esistere o rimarrebbe solo una pubblicazione alternativa?
Direi che questa è una domanda su cui si potrebbe discutere per ore! J Molti lettori si lamentano che le case editrici comincino con il pubblicare i primi volumi di alcune serie (mi riferisco soprattutto al genere fantasy e new adult/romance) per poi interromperle bruscamente. Credo che con la pubblicazione autonoma questo non avverrebbe. Ma è pur vero che a volte le Case Editrici tradizionali effettuano una selezione qualitativa che con il self-publishing viene lasciata completamente nelle mani dei lettori, che a volte restano delusi.

Quanto tempo serve per portare a termine la traduzione di un romanzo?
Dipende molto dal tipo di testo. Direi che va dai 3 ai 6 mesi, considerando i tempi necessari alle ricerche terminologiche e alle numerose riletture e revisioni.

Tradurre è il tuo lavoro principale, o fai altre attività?
Sono la titolare di un centro linguistico, quindi tradurre si integra a perfezione in questo contesto.

Preferisci una traduzione più letterale o creativa? O un mix delle due a seconda dei casi?
Traducendo letteralmente a volte è impossibile rendere un concetto completamente estraneo al lettore, d’altro canto una traduzione puramente creativa tradisce gli intenti dell’autore. In genere prediligo un mix tra le due, ma quando devo operare delle modifiche consulto sempre l’autore per chiedere la sua approvazione. Vi faccio un esempio: in uno dei thriller che ho tradotto, una processione di auto sgangherate e crivellate di colpi dopo una sparatoria veniva descritta come una serie di carri a tema Halloween durante la sfilata di Homecoming. Questo è un evento tipicamente americano e del tutto estraneo alla cultura italiana. Ho contattato l’autore e gli ho suggerito di sostituire Homecoming con Carnevale, una festa nota ad ogni italiano e che assomiglia molto, nei fatti, alla scena descritta nel libro. Lui è stato d’accordo con me.

Esistono penali in caso di mancata consegna del lavoro nei tempi stabiliti? Ti è mai successo di incorrervi?
Non mi è mai capitato, per fortuna. Una volta però ho chiesto all’autore una piccola proroga di una settimana perché avevo avuto problemi al pc, e lui è stato molto disponibile.

E veniamo al tasto più dolente, i pagamenti. Come ti tuteli dai committenti morosi?
Finora, operando attraverso l’intermediazione di agenzie serie ed affidabili, non mi è mai successo.

Hai mai vinto premi dedicati ai traduttori?
Non ancora, ma ammetto di non aver ancora partecipato ad alcuna competizione.

Quale è l’ultimo libro che hai tradotto? Che difficoltà hai riscontrato?
L’ultimo libro che ho tradotto è “Il Miliardario: Trappola d’amore” di Kendra Little. Per fortuna non ho avuto molte difficoltà, è un testo scorrevole e ben scritto, e non presentava giochi di parole particolarmente intraducibili. Ma forse dico così perché il precedente era infarcito di slang americano, soprannomi da ghetto e doppi sensi tanto da farmi venire i capelli bianchi!

Quale è il momento più bello per un traduttore?
Per me il momento più bello è quello in cui risolvi in modo efficace una frase particolarmente ingarbugliata. Subito dopo quando traduci il titolo del libro, che non è una fase così scontata come molti potrebbero pensare…a volte non riesco a “sentire” il titolo prima della fine del libro.

Raccontaci un aneddoto, bizzarro, incredibile legato al tuo lavoro?
Anche se molti non lo direbbero, il lavoro di un traduttore è spesso un lavoro di ricerca. Nel tradurre un romanzo ambientato in una prigione ho chiamato un mio conoscente che lavora come agente carcerario e l’ho “intervistato” su luoghi, reparti e procedure. La stessa cosa è successa quando in un altro libro si parlava di biotecnologia. Ho chiamato un’amica ricercatrice e ho chiesto consulenza a lei. Tradurre non è solo trovare la parola equivalente, ma il concetto equivalente, ed è quella la parte più difficile a volte.

Quale consiglio daresti ad una persona che vorrebbe intraprendere il lavoro di traduttore?
Studiare e leggere tanto, confrontarsi con gli aspetti culturali della lingua che si vuole tradurre, almeno per quanto riguarda le traduzioni letterali. E avere un amico madrelingua…a volte è una riserva impagabile!

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Leggere, tradurre, leggere…che domande?!? J

Lei è una blogger di viaggio molto nota, lui una guida di pesca con un forte legame con la loro piccola cittadina d’origine.
Lei credeva che fossero acerrimi nemici – lui ha sempre pensato che avrebbero finito col mettersi insieme.                                     
Autumn è cresciuta nel resort di pesca dei suoi genitori in una remota località dell’Oregon, ascoltando storie selvagge di viaggi in giro per il mondo. Ora è finalmente libera e vive il suo sogno come blogger di viaggio, questo prima che sua madre la convinca a tornare a casa e a scrivere del Rugged Resort nel suo blog. Autumn è molto sorpresa di trovare Cody ancora lì. È stato la sua spina nel fianco durante gli anni dell’adolescenza, e ora è pappa e ciccia con i suoi genitori. Lei pianifica di scrivere il suo blog e rimettersi in marcia, Cody, però, ha altri piani.

Maddy Wainright ha rinunciato al matrimonio – e agli uomini. Dopo troppi appuntamenti con perdenti incapaci di apprezzarla per le sue qualità, è quasi pronta a rassegnarsi ad un futuro da zitella. Questo finché Daniel Thorne, il suo capo ultra ricco, non arriva con un’offerta che lei, semplicemente, non può rifiutare.
Le propone un matrimonio di convenienza – che permetterebbe a Maddy di vivere avvolta nel lusso per un anno e al signor Thorne di restare nel paese che è ormai diventato la sua casa. E, al termine del loro accordo, Maddy se ne andrebbe con ben due milioni di dollari. Tutto ciò che deve fare è trasferirsi nel suo attico, recitare in modo convincente quando sono in pubblico, e sopportare qualche colloquio con l’Ufficio Immigrazione, per il quale sarà opportunamente preparata. È un grosso rischio, ma Maddy potrebbe essere disposta a correrlo, considerando il guadagno che ne trarrebbe.
Inizialmente, si tratta solo di affari. Ma quando le carezze attente, i baci appassionati e gli sguardi infuocati che si scambiano in pubblico si trasferiscono anche della vita privata, Daniel e la sua mente perversa innalzano Maddy a vette di piacere che non ha mai sperimentato prima. E man mano che impara a conoscerlo, la stretta dolorosa che avverte al cuore ogni volta che lui la abbraccia in pubblico, si acuisce. Non ci vuole molto tempo prima che cominci a desiderare che sia tutto vero.
Con il passare del tempo, Maddy comincia a chiedersi se due milioni di dollari saranno sufficienti a coprire i costi necessari a riparare il suo cuore spezzato. Ma il Signor Thorne potrebbe avere in serbo un altro segreto…

Il secondo romanzo della serie con Ryan Lock, IN GABBIA, è un thriller esplosivo, una corsa contro il tempo che apprezzeranno i fan di Lee Child, Robert Crais e James Patterson.
Ryan Lock, bodyguard di alto livello, si ritrova ad essere un criminale condannato a scontare vent’anni nel noto carcere californiano di Massima Sicurezza di Pelican Bay. O almeno, è questo che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti vuole far credere a tutti.
In realtà, è lì per proteggere un uomo. Frank ‘Il Mietitore’ Hays, infatti, uno dei membri fondatori della Fratellanza Ariana, la gang carceraria per la supremazia bianca, deve testimoniare contro i membri della sua stessa gang per il brutale omicidio di un agente dell’ATF sotto copertura e della sua famiglia.
E, tanto per rendere il già difficile incarico quasi impossibile, il Mietitore si rifiuta di accettare la custodia protettiva.
In un mondo dominato da uomini violenti, dove le alleanze cambiano continuamente e non ci si può fidare di nessuno, Lock sa di trovarsi di fronte all’incarico più duro della sua carriera: riuscire a sopravvivere…

Un thriller esplosivo, una corsa contro il tempo che rappresenta il primo capitolo della serie con Ryan Lock come protagonista. Per tutti gli appassionati di Lee Child, Harlan Coben, Robert Crais e della serie di James Patterson con Alex Cross.
A New York è la vigilia di Natale e per l’ex-soldato, ora guardia del corpo, Ryan Lock tutto procede come al solito. Il suo incarico: proteggere il presidente di una delle aziende più potenti d’America.
Quando, però, a seguito di un sanguinoso massacro i cadaveri sporcano, come rifiuti, le strade del centro di Manhattan, la caccia di Lock agli assassini si trasforma in un esplosivo gioco tra gatto e topo.
Mentre, la vigilia di Capodanno, l’orologio corre verso lo scoccare della mezzanotte, Lock si rende conto che non è solo la sua vita ad essere in estremo pericolo, ma anche quella di milioni di altre persone…

Un thriller esplosivo, una corsa contro il tempo che rappresenta il primo capitolo della serie con Ryan Lock come protagonista. Per tutti gli appassionati di Lee Child, Harlan Coben, Robert Crais e della serie di James Patterson con Alex Cross.
A New York è la vigilia di Natale e per l’ex-soldato, ora guardia del corpo, Ryan Lock tutto procede come al solito. Il suo incarico: proteggere il presidente di una delle aziende più potenti d’America.
Quando, però, a seguito di un sanguinoso massacro i cadaveri sporcano, come rifiuti, le strade del centro di Manhattan, la caccia di Lock agli assassini si trasforma in un esplosivo gioco tra gatto e topo.
Mentre, la vigilia di Capodanno, l’orologio corre verso lo scoccare della mezzanotte, Lock si rende conto che non è solo la sua vita ad essere in estremo pericolo, ma anche quella di milioni di altre persone…

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